Cosa fa un presentatore ad un matrimonio?
Tranquillo, sto solo scherzando, sono già sposato!
Di matrimoni ne faccio in continuazione, ma non sono io lo sposo.
Il mio lavoro è raccontare lo storytelling dei festeggiati, scandire il timing dell’evento e accompagnare gli invitati nel corso di una giornata di festeggiamenti che deve essere memorabile.
Non mi occupo solo di matrimoni, ma di eventi privati in generale. Non esiste una definizione univoca di eventi privati: possono essere compleanni, battesimi, feste di laurea, anniversari e anche… non matrimoni! Non sai cosa siano? Be’ magari questo te lo spiego un’altra volta.
L’organizzazione di un evento privato è più o meno sempre la stessa, solo che nel caso dei matrimoni lo stress schizza alle stelle! Per questo i professionisti che se ne occupano devono avere tanta esperienza e sangue freddo.
Pensaci: la maggior parte degli eventi si possono rifare o ripetere, ma le nozze no (si spera!). Ogni coppia vorrebbe un matrimonio da favola, unico e indimenticabile.
Scegliere correttamente il tema, la location e la musica del matrimonio non basta, bisogna anche mettere poi insieme le tessere del puzzle e fare in modo che tutto fili liscio. E anche sei bravissimo, gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo!
Ti racconto una storia. Una volta stavo lavorando a un matrimonio, in una bellissima cascina in mezzo alla campagna. Immaginati un alto soffitto, delle travi in legno e… un topolino! Sì, hai capito bene, proprio sul più bello è apparso un topolino su una trave del soffitto e la sposa si è messa a strillare spaventata! In men che non si dica era un tutto un “Ah!”, “Aiuto!”, fuggi di qua e fuggi di là, un disastro! Io però sono riuscito a rimanere lucido e con nonchalance ho esclamato: “Ehi, ma che fate? Quello è l’ospite d’onore della serata!”. Ti sembrerà una frase da poco, ma ha funzionato e tutti si sono tranquillizzati e hanno ripreso a festeggiare.
E avere a che fare con le persone è ancora più difficile che con i topolini. Bisogna saper leggere i loro caratteri, le loro aspettative e i loro desideri. Oltretutto, a parte gli sposi o i festeggiati, che è bene conoscere in anticipo per poter entrare anima e corpo nel loro storytelling, gli altri sono perfetti sconosciuti, che vedi lì di fronte a te per la prima volta nella tua vita e di cui non sai assolutamente nulla.
Di solito, gli invitati agli eventi privati vanno da un estremo all’altro: o si divertono un mondo o si annoiano a morte, non ci sono vie di mezzo. Trovare il giusto compromesso che possa mettere tutti d’accordo è davvero un’impresa, a me ha aiutato molto la mia precedente esperienza da animatore turistico.
La mia strategia vincente? La gradualità. Partire subito a bomba e mantenere quel ritmo per tutta la durata dell’evento è estenuante e pacchiano. Molto meglio andare in crescendo, mettendo in campo più energia a mano a mano che si scaldano gli animi e il pubblico si lascia andare. Così sarà tutto più spontaneo e naturale.
Quello che invece deve essere super studiato e mai lasciato al caso sono le tempistiche. Un bravo presentatore deve saper rispettare e far rispettare la scaletta che gli viene fornita. Non sono io che decido quando muovere gli ingranaggi, ma sono io che li faccio muovere al ritmo stabilito.
Come? Vuoi sapere se mi occupo anche della musica? Questo lo decidi tu. Negli eventi più piccoli, posso fare il factotum che conduce lo show e veste pure i panni da dj, ma tendenzialmente lo sconsiglio. A costo di parlare contro i miei interessi, ti dico che se vuoi un evento ben strutturato è sempre meglio che queste due figure professionali siano distinte, ma di questo se vuoi possiamo parlare meglio a voce. Contattami!