Pronti, partenza… via!!
Chi pratica sport lo sa bene, l’allenamento e la preparazione sono fondamentali per portare a casa dei risultati.
E anche un presentatore sportivo deve darci dentro prima di un evento. No no, cos’hai capito, non vado in palestra a pomparmi i pettorali o cose del genere, mi riferisco al management di eventi sportivi!
Chi fa questo lavoro, soprattutto se si occupa di eventi sportivi importanti, deve conoscere i tempi, le skills e il mood di ogni sport.
Dietro ai grandi eventi sportivi c’è una preparazione che nemmeno immagini e che non riguarda solo gli atleti!
Prendi le partite di calcio, di cui mi sono occupato diverse volte sia a livello nazionale sia internazionale. Uno potrebbe pensare: arrivo mezz’ora prima, mi sistemo e poi si comincia. E invece no, bisogna arrivare almeno due ore prima, fare un briefing con le federazioni, verificare che sia tutto funzionante in postazione audio e… studiare!
In che senso? Be’, oggi il calcio è sempre più globalizzato, in ogni squadra, anche italiana, si trovano giocatori di ogni parte del mondo. Bello, no? Certo, ma se non impari a pronunciare correttamente i nomi stranieri, rischi delle gran brutte gaffe!
E poi negli eventi sportivi col pubblico bisogna anche capire come relazionarsi con la gente. Quando faccio lo speaker per la squadra di casa, so che se fa gol posso scatenarmi. Ricordo invece quella volta che dovevo presentare una partita fra Ucraina e Albania e lì dovevo restare imparziale.
Al contrario, la danza è tutto un altro mondo. Io ci lavoro molto spesso e spazio dal balletto all’hip-pop. No, tranquillo, niente tutù per me e non mi metto certo a fare delle giravolte sulla testa (anche perché credo che il primo non mi donerebbe e che col secondo rischierei di rimetterci l’osso del collo…).
A prescindere dallo stile, quando si tratta di danza uso sempre un tono neutro, limitandomi a presentare i ballerini e le loro performance senza aggiungere note di colore.
Quelle me le tengo per i tempi morti e i cambi di scena, che nella danza sono frequenti ed è importante che il pubblico non si annoi (pensa che sono eventi che possono durare tutto il giorno!).
Stando poi sempre sul chi va là, perché nella danza gli imprevisti sono ben più frequenti che nel calcio, dove al massimo ci può essere un’invasione di campo.
Chi assiste a eventi di danza preferisce avere uno speaker tranquillo, che lo accompagni e lo intrattenga senza strafare, mentre ci sono sport in cui strafare è d’obbligo.
E quella volta che ho presentato un evento di crossfit? Lì, gli atleti spingono di brutto! Ci ho messo un attimo a entrare nella parte, ma poi ho capito che il pubblico voleva lo stesso da me.
Morale: mi sono spompato, ma sono riuscito a entrare nel giusto mood di quella disciplina.
Insomma, ogni evento sportivo è diverso, così come ogni sport e ogni pubblico. E io devo essere un po’ come un camaleonte, che si adatta a ogni situazione.
Se devi organizzare un evento sportivo e stai cercando uno speaker a Bergamo e provincia, contattami! Perchè no?!