Tu credi nelle casualità?
In questa fredda giornata di dicembre, in direzione Montecatini Terme per presentare uno degli eventi internazionali di danza che più amo, scrivo il primo articolo per il mio blog.
Ci ho pensato e mi sono reso conto che in tutti questi anni non ti ho mai raccontato nulla di me.
E proprio stamattina, mentre facevo colazione e mi preparavo per il viaggio, mi è tornato alla mente il ricordo di come è cominciato questo mio percorso di lavoro e di vita. A ripensarci sembra incredibile, così ho deciso di raccontartelo! Ma prima ti chiedo: tu credi nelle casualità? Magari ne riparliamo alla fine del racconto.
Allora avevo 18 anni. Eh sì, ne è passato di tempo, quasi non ci credo!
Era un’estate calda e io, come tutti gli anni, mi trovavo nella mia splendida Soverato. Se non ci sei mai stato te la consiglio! Ero un ragazzino come tanti altri, me ne stavo in spiaggia con i miei amici. Una birretta, un tuffo in mare e il tempo passava veloce.
In questi piccoli paesi del Sud si faceva festa spesso, ma tutti aspettavano i grandi eventi organizzati dai big. Sai, fare una foto con un personaggio famoso era molto ambito (anche quando non sapevi nemmeno chi fosse!).
Quell’anno aspettavamo il grande evento del Coca Cola Beach Tour, sarebbe stata un’estate magica! Mi sono avvicinato ai ragazzi dell’organizzazione per puro caso in un bar e ho scoperto che avevano bisogno di manovalanza. Eh si, hai capito bene, ho iniziato la mia carriera montando un palco!
Non sapevo ancora che, salendo proprio su quel palco, che avevo montato insieme ai miei amici, avrei avuto un colpo di fulmine. No, sapevo soltanto che avrei guadagnato due soldi per la mia estate. Ti assicuro che è un lavoro tosto e faticoso, ma all’epoca avevo un gran fisico, giuro!
Oltre a farmi realizzare quanto poco capace fossi nei lavori manuali, costruire quel palco mi ha permesso di incontrare Andrea. Andrea coordinava il nostro lavoro ed era una persona estremamente divertente, ho un ricordo indelebile del suo volto sorridente e della sua battuta sempre pronta.
È incredibile quanto la sua ironia fosse simile alla mia. E, una volta finito il lavoro, a montaggio del palco completato, mi ha insegnato veri e propri sketch! Non mi ero mai divertito così in vita mia!
E qui c’è il colpo di scena. Improvvisamente, una sera, ho scoperto che Andrea non era solo un addetto che coordinava un gruppo di ragazzini.
Andrea era il capo animazione del Coca Cola Beach Tour.
E aveva scelto me, forse perché aveva notato un potenziale che nemmeno io intuivo.
Dopo qualche giorno, intimidito, su un palco che mi aveva fatto sudare, ero al suo fianco a improvvisare nuovamente i nostri sketch, davanti a decine di persone. Nasceva così un nuovo animatore turistico.
Questo è stato il mio primo colpo di fulmine.
Volevo coltivare il superpotere di far ridere le persone.
Ebbene, da quel palco io non sono mai più sceso.
Quindi, torniamo a noi: tu credi nelle casualità?